Un tatuaggio è essenzialmente costituito da un cromoforo esogeno che viene iniettato nella cute. Le particelle di inchiostro vengono fagocitate dai fibroblasti del derma e rimangono permanentemente confinate a livello del derma superficiale. La densità e la profondità dell’inchiostro sono tra i fattori più importanti che influenzano l’esito del trattamento per la rimozione di un tatuaggio.

La rimozione del tatuaggio avviene con la realizzazione di una serie di sedute laser q-switched che fanno esplodere il pigmento trasformandolo in pezzettini molto più piccoli che vengono riassorbiti dal corpo. La tecnologia Laser Q-Switched è attualmente la più innovativa perché non distrugge il pigmento per effetto termico ma per un fenomeno fisico chiamato pressione fotodinamica. Il numero di sedute da realizzare dipende dal tipo di tatuaggio ma di solito sono almeno 5 sessioni. I tatuaggi monocromatici neri sono più semplici da rimuovere. Quelli colorati possono essere eliminati con speciali filtri ma comunque richiedono più sedute.